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Coronavirus: Confesercenti, aumento contagi preoccupa ma chiusura imprese non è soluzione Nuove restrizioni sarebbero colpo di grazia per bar, ristoranti e pubblici esercizi già messi in ginocchio da crisi economica e lockdown



“L’aumento dei contagi preoccupa tutti, ma la soluzione non può passare sempre e solo per la chiusura delle imprese. In questo modo si finisce per dare il colpo di grazia a bar e ristoranti e mettere in ulteriore difficoltà migliaia di famiglie”.

Così Giancarlo Banchieri, presidente di FIEPET Confesercenti, commenta le indiscrezioni sul DPCM che dovrebbe prevedere nuove misure restrittive per le attività commerciali.

“La riapertura dei pubblici esercizi dopo il lockdown - continua Banchieri - non ha causato un’impennata dei contagi. Le cause sono da ricercare probabilmente nei comportamenti personali. È necessario quindi fare appello al senso della responsabilità e al senso civico di tutti per evitare la diffusione del Covid. Bene, quindi, l’estensione generalizzata dell’utilizzo delle mascherine e il rafforzamento dell’App Immuni, ma si intervenga con restrizioni sui pubblici esercizi solo dove e quando necessario”.

“Il settore sta già pagando più di altri la crisi economica e le conseguenze del lockdown. È chiaro - conclude il presidente di FIEPET - che la tutela sanitaria dei cittadini viene prima di tutto e le nostre imprese hanno lavorato e speso tantissimo in questa direzione. Tuttavia, nuove restrizioni, come la paventata chiusura anticipata di bar e ristoranti, avrebbero la sola conseguenza di mettere in ginocchio l’intera categoria”.

 

 

 

 
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