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Senza impresa non c'è futuro, in 60 mila a Roma per chiedere una svolta



In piazza del Popolo anche 250 imprenditori trentini delle organizzazioni delle imprese aderenti a Rete Imprese Italia

ROMA. Erano 60 mila gli imprenditori di tutta Italia, stamattina in piazza del Popolo a Roma, per chiedere una svolta ad un Paese che soffoca le imprese, opprime le famiglie, blocca lo sviluppo e tiene imbrigliati i consumi, con una burocrazia eccessiva ed un carico fiscale incontrollato. Dal Trentino sono scesi circa 250 imprenditori dell'Associazione Artigiani, Confesercenti e Confcommercio guidati dai rispettivi presidenti Roberto De Laurentis, Loris Lombardini e Giovanni Bort con i direttori Nicola Berardi, Gloria Bertagna e Giovanni Profumo.

"Stiamo vedendo in piazza anche le famiglie - commenta da Roma Roberto De Laurentis - arrivate da tutta Italia, un messaggio chiaro per la politica che fa di tutto per non vedere i problemi. Qui oggi non parliamo solo di soldi, ma della gente comune e non c'è un mondo parallelo”

Loris Lombardini, presidente di Confesercenti: “Quello di oggi è un evento che pone le basi per ulteriori manifestazioni, un allargamento del consenso sulle problematiche sollevate da Rete Imprese Italia. Questa manifestazione ha anche un obiettivo non dichiarato ma fondamentale: unire la realtà delle micro, piccole e medie imprese con le realtà di coloro che operano in queste imprese. E' ipotesi auspicabile che insieme ci siano datori di lavoro e loro dipendenti.

Massimiliano Peterlana, vicepresidente di Confesercenti: “Oggi Roma si è riempita di migliaia di persone, lavoratori, imprenditori. Siamo in 60 mila, un numero che smentisce i delatori che volevano una manifestazione poco partecipata. Questa è la dimostrazione che le cose vanno fatte e portate avanti”.

"Una manifestazione che dà il senso - spiega Giovanni Bort, presidente di Confcommercio Trentino - dello stato di profonda preoccupazione, disagio e difficoltà che stanno vivendo le imprese italiane, comprese quelle della nostra provincia. Oggi a Roma testimoniamo da un lato la consapevolezza che l'Italia é ad un passo da un punto di non ritorno e che la sterzata, forte e decisa, deve avvenire quanto prima. Dall'altro lato, è la prova che, nonostante le grandissime difficoltà e la fatica di lavorare in un paese che non tutela le aziende, gli imprenditori sono consapevoli dell'importanza del loro ruolo e della grande responsabilità nei confronti di tutti il Paese".
"Oggi in piazza del Popolo a Roma - ha detto Massimo Piffer, vicepresidente vicario di Confcommercio - il messaggio all'Italia ed agli amministratori pubblici è stato molto chiaro: senza imprese non c'é Italia, e la moltitudine dei partecipanti é la dimostrazione che malumori e disagi sono piú diffusi di quanto si creda. É stato detto che se non ci saranno riforme ed un cambio radicale nelle politiche economiche saremo ancora di più a scendere in piazza a prossima volta. Il Trentino, con la sua massiccia partecipazione di imprenditori di tutte le associazioni, ha dato un segnale forte. Anche da noi la crisi sta avvitandosi in una spirale pericolosissima dalla quale dobbiamo uscire senza se è senza ma".

 

 

 

 
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